Vent'anni esatti senza Di Bartolomei, Bruno Conti: "Era il nostro leader"

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    30 maggio 1994, 30 maggio 2014. Oggi sono esattamente vent'anni dal giorno della scomparsa di Agostino Di Bartolomei, bandiera giallorossa dal 1972 al 1984 (con una parentesi nella stagione 1975/1976 al Vicenza). Nella giornata odierna, ricorda La Repubblica, si terrà un'amichevole in suo onore tra gli Esordienti dell’AS Roma (2002) e i 2001 del Cinecittà Bettini, società appartenente all’Academy AS Roma. Il match inizierà alle ore 19 e, per chiunque volesse partecipare all'evento, l'ingresso è libero.

    CITAZIONE
    L’ex giocatore della Roma Bruno Conti ha voluto ricordare il suo ex compagno di squadra Agostino Di Bartolomei, a vent’anni esatti dal giorno della sua scomparsa:

    Vent’anni dalla morte di Agostino Di Bartolomei, un campione che è rimasto nel cuore di tutti i tifosi della Roma e non solo…
    “Un personaggio eccezionale, un calciatore ma anche un uomo che è giustamente rimasto nel cuore di tutti i tifosi del calcio, non solo romanisti…Noi come Roma cercheremo di onorare la sua memoria con una partita alle ore 19 in programma a Trigoria, al campo Agostino Di Bartolomei, tra due squadre di ragazzi che fanno capo alla formazione giallorossa”.

    Che giocatore era Agostino?
    “Un calciatore intelligente, capace di capire il calcio nel modo migliore. Liedholm l’aveva inventato come centromediano nell’anno del secondo scudetto, nel 1983. Giocava in coppia con Vierchowod, era capace di stare davanti alla difesa, di interpretare questo ruolo nel migliore dei modi”.

    Era il capitano di una squadra eccezionale…
    “Guidava quella squadra eccezionale come sapeva fare lui: era capace di interpretare al massimo quella Roma fantastica”.

    Era anche il vostro leader?
    “Sì, parlava con il presidente, era il nostro tramite con la società, l’uomo a cui Liedholm dava le responsabilità maggiori”.

    Ci può raccontare qualche aneddoto su Agostino?
    “Mi ricordo una partita di calcetto a Lavinio, nei pressi di Anzio. C’era Agostino che faceva parte già della prima squadra, io ero ancora nella Primavera. Agostino mi aiutò molto nella mia carriera in giallorosso”.

    Fuori dal campo com’era?
    “Un tipo tranquillo, sereno, che pensava alla famiglia ed aveva i suoi interessi, i suoi amici, i suoi hobby”.

    Il 30 maggio sono anche trent’anni dalla finale della Coppa dei Campioni 1984 Roma-Liverpool, un traguardo solo sfiorato, ma una squadra da leggenda…
    “Fu una grande Roma quella di Dino Viola e Nils Liedholm. Perdemmo la finale ai rigori, si sa che spesso sono un terno al lotto. Fu una Roma da leggenda, comunque. Roma sta vivendo di nuovo un buon momento. Chissà, magari in futuro la Champions League non sarà più un traguardo impossibile da raggiungere…”, le sue parole rilasciate a ilsussidiario.net.
     
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