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Capo Curva Sud
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Bruno Conti ha visitato ieri la mostra “Roma Ti Amo”. Roma Channel, il canale tematico giallorosso, ha raccolto le sue considerazioni in merito alla mostra, ai cimeli esposti, alla Roma di oggi e quella di ieri:
“Se sono più legato al numero 7 o al numero 11? Il 7 è il mio numero, l’11 l’ho indossato sporadicamente. Un ricordo particolare di Liedholm? E’ stata la mia vita. Mi ha riportato a Roma per vincere lo scudetto. Mi ha insegnato tutto sotto l’aspetto calcistico e umano. Qual è il cimelio che manca in queste bacheche? Avrei preferito ci fosse la Coppa dei Campioni, quello che è mancato negli anni bellissimi dello scudetto e del mondiale. E’ mancato a me, ma soprattutto ai nostri tifosi. Entrare qui dentro è emozionante, è bello ripercorrere la storia. In questa mostra ci sono ricordi bellissimi. E’ tutto emozionante. Cosa accomuna questa Roma e quella dello Scudetto dell’83? La programmazione, frutto del lavoro, della serietà e della competenza. Vorrei fare i complimenti a Sabatini: è un grande competente. L’importante è avere una società alle spalle che ti permetta di fare questo lavoro, come è successo nel mio caso con il settore giovanile. Vediamo quale squadra sia riuscito a creare, pezzo dopo pezzo. E sottolineo anche la bravura di questo grande tecnico, che si è inserito benissimo. È di buon auspicio anche per il futuro. La cosa importante è il gruppo perché alla fine vince sempre il collettivo e questo grande timoniere che è Garcia. Faccio un in bocca al lupo a Strootman, la sua voglia di rientrare in campo domenica scorsa è una dimostrazione di professionalità e di carattere. Avere questi grandi campioni è un auspicio per il futuro. Complimenti ancora a Sabatini. Lunga vita a questa Roma, ci siamo e ci saremo sempre”.
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