Francesco Di Mariano

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  1. vogliadistringersiunpo
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    nome: FRANCESCO
    cognome: DI MARIANO

    data di nascita: 20 aprile 1996
    luogo di nascita: Palermo [Sicilia, ITALIA]

    ruolo: Trequartista
    piede preferito: destro

    Altezza: 177 cm
    Peso: 68 kg

    Squadra attuale: US LECCE
    [Giovanissimi Nazionali – Girone G]
    Numero di maglia # 10


    Strano destino, quello del quindicenne palermitano: in questa stagione si è ritrovato a recitare giocoforza la parte del giustiziere contro la squadra della sua città natale, estromessa dalla Fase Finale Nazionale proprio a causa delle ottime prestazioni da lui fornite. Gli scherzi del calendario nel girone G hanno infatti messo di fronte Lecce e Palermo nell’ultima giornata della Regular Season, con le due squadre distanziate in classifica di un solo punto (a favore dei giallorossi) nella corsa verso l’agognato terzo posto, valido per l’ammissione ai turni successivi ad eliminazione diretta. Lo scorso 17 aprile, nel campetto del capoluogo siciliano di via Gaetano La Loggia, i sogni dei baby-rosanero di Antonello Capodicasa si sono infranti contro l’organizzatissima compagine salentina, capace addirittura di portarsi in vantaggio dopo soli nove minuti con un penalty guadagnato da Meleleo (fallo dell’esterno sinistro Domenico Patti, scuola SC Adelkam - Alcamo) e trasformato con freddezza dal numero dieci Di Mariano, bravo a spiazzare l’attento Riccardo Pellitteri. Il pareggio in bello stile dopo pochi minuti su preciso diagonale del classe ’97 Francesco Bonfiglio è stato dunque inutile, anche perché le scorribande e gli scambi negli spazi stretti del duo offensivo avversario hanno tenuto in costante apprensione la retroguardia dei padroni di casa, allentandone il forcing disperato e improduttivo alla ricerca del gol-qualificazione (1-1 il risultato finale). Vanificata così la splendida rincorsa intrapresa dai siciliani nella seconda parte del campionato, potendo avvalersi del miglior attacco tra tutte le tredici contendenti con ben sessantatré reti realizzate in ventiquattro match complessivi.
    D’altronde il giovane ‘Checco’ era uno spauracchio ben noto sin dal mese di dicembre, quando è risultato essere ancor più letale nella partita d’andata sul sintetico del ‘Giuseppe Colaci’ di Calimera, realizzando una tripletta da applausi con cui i ‘Lupi’ di Luperto hanno costruito un netto e meritatissimo successo (3-0)
    sulle ‘Aquile’ sicule.
    L'ironia un po’ beffarda del fato è accentuata dal fatto che il talentuoso Francesco Di Mariano, trequartista con buoni colpi e dalla progressione fulminante, avrebbe potuto vestirsi di rosanero appena qualche mese fa, quando i dirigenti locali (insieme a quelli della Lazio) cominciarono a guardare con grande interesse alle gesta di questo ragazzino talvolta immarcabile tra i campetti dei Giovanissimi Regionali Sicilia con la maglia dell'US Palermo S.r.l., la scuola-calcio gestita dalla leggenda locale Totò Schillaci, indimenticabile fromboliere nelle Notti Magiche di Italia ’90.

    Aggregato sotto-età alla squadra dal lungimirante mister Giuseppe De Domenico, sin dagli esordi lascia intravedere un potenziale grezzo ma piuttosto brillante. Il suo nome comincia a balzare agli onori delle cronache cittadine nella primavera del 2009, quando sul sintetico del ‘Louis Ribolla’ si scatena letteralmente contro il Cei A.S.D.C. nel primo turno dei play-off regionali, mettendo lo zampino in tutte le quattro reti biancazzurre per sciorinare tutto il repertorio tecnico di cui dispone: un sinistro preciso in diagonale ad inizio match per sbloccare il punteggio, un assist illuminante per il compagno Kovadio, un cross deviato in rete dallo sfortunato avversario Buzzanca (autore del momentaneo 2-1) e una punizione chirurgica dal limite dell’area, a conclusione di una partita fatta di movimento continuo tra le linee e improvvisi bagliori di classe che lasciano a bocca aperta i presenti, nonostante i tredici anni ancora da compiere. In effetti, al di là delle giocate di pregevole fattura, è proprio il carattere e l’innata sfrontatezza del ragazzino a sorprendere maggiormente gli osservatori, in particolare quella capacità di proporsi come uno dei leader in campo nonostante l’età tanto verde.
    L’allenatore decide di concedergli ancor più fiducia nella stagione successiva, augurandosi di ottenere una reazione matura che non lo portasse a montarsi prematuramente la testa. Così, nel 2009-2010 Di Mariano si consolida come trascinatore della squadra, vincitrice con merito del Girone C con 53 punti totali anche grazie ai suoi dribbling funambolici e alle sgroppate palla al piede verso la porta avversaria, spesso finalizzate in prima persona. Da ricordare, tra le altre, la giornata del sorpasso in classifica ai danni dell’Atletico Bagheria il 25 ottobre 2009, quando un preciso passaggio per smarcare l’attaccante Leone e soprattutto un pallonetto da centrocampo a scavalcare l’incolpevole estremo difensore a dieci minuti dal termine sanciscono l’inaspettato 2-1 contro i temibili avversari. Superati senza estremi patemi gli ostacoli dei primi turni nei play-off in aprile (7-0 sul malcapitato Pro Calcio Ficarazzi, 4-0 con il Finale e 2-1 ai danni del Don Carlo Lauri Misilmeri), la vigorosa cavalcata del Palermo S.r.l. e del suo fantasista si è interrotta bruscamente ai quarti di finale al cospetto dell’ASD Pantanelli, capace di vincere 4-1 sfruttando la tripletta del bomber Antonino Di Mauro, quest’anno trascinatore con il centrocampista napoletano Giovanni Nappo (originario di San Giuseppe Vesuviano) del Catania Giovanissimi che ci rappresenterà come unica compagine italiana nella prestigiosa vetrina della Manchester Premier Cup 2011.

    Smaltita l’amarezza, in estate il giovane palermitano ha preparato le valigie per sbarcare sul continente e vestire la casacca del Lecce, la società più tempestiva e decisa nell’assicurarsi il suo cartellino nonostante un’agguerrita lista di pretendenti. Non è passato molto tempo prima di confermare le proprie lusinghiere credenziali e conquistare anche il pubblico caloroso del “tacco d’Italia”: ottenuta in allenamento la fiducia dell’allenatore Claudio Luperto e del maestro di tecnica Raimondo Marino, Francesco ha cominciato alla grande il campionato e dispensato magie sui rettangoli verdi del succitato Girone G. Autore del primo gol all’esordio in un arroventato derby di settembre (0-2 in casa del Foggia: del galatinese Mattia Persano l’altra firma sul tabellino dei marcatori), il trequartista isolano ha firmato due doppiette consecutive nei successivi impegni contro Salernitana (3-1) e Vibonese (4-1), preziose nel garantire ai giallorossi l’iniziale leadership a punteggio pieno.
    Un lieve calo psico-fisico dei giovani ragazzi salentini è stata la causa principale di una mini-crisi di risultati (con tanto di 1-3 inflitto a domicilio dal Bari, vittorioso anche al ritorno per 4-3 alla ventesima giornata, malgrado il numero dieci leccese fosse andato in rete sia nella prima che nella seconda sfida), alla lunga però determinante per il terzo posto finale, con la stessa Salernitana e il Catania brave ad approfittare e a mettere fieno in cascina in termini di punti. Ad ogni modo, Francesco Di Mariano riesce a guadagnarsi la fascia da capitano e si rivela essere uno dei migliori calciatori in assoluto del panorama nazionale di categoria, tanto da farsi notare dagli occhi vigili dei tecnici federali e meritarsi la convocazione in maglia azzurra per il tradizionale Torneo Giovanile di Natale (Coverciano, 27-30 dicembre 2010) insieme al partner Yuri Meleleo e al difensore Sebastiano Luperto.
    Impressionato dalla sua verve, il CT Antonio Rocca si convince senza remore ad aggregarlo all’Italia Under 16 per la trasferta in terra lusitana in vista del Torneio da Federação Holandesa - Algarve (4-8 febbraio 2011), il più giovane del gruppo insieme all’attaccante del Torino Vittorio Parigini. Gli ‘Azzurrini’ fanno una bellissima figura, trascinati dal folletto empolese Emanuele Rovini, mentre pochi mesi dopo arriva per Di Mariano l’ennesima soddisfazione nella stessa rappresentativa, stavolta impegnata in Ucraina per il X Memorial ‘Viktor Bannikov’.
    Le tante ovvie assenze, in virtù della concomitanza delle Final Eight in giugno dei Campionati Allievi e Giovanissimi, costringono stavolta il Commissario Tecnico a presentarsi in Oriente con la squadra più inesperta del’intero lotto di partecipanti, rimaneggiata in molti reparti e costituita da tanti classe ’96 come il difensore blucerchiato Luigi Luciani e l’intero pacchetto offensivo (il milanista Michael Fabbro, il cagliaritano Antonio Loi e gli stessi Di Mariano e Parigini). Chiuso il Gruppo B prevedibilmente senza vittorie (0-0 con la Polonia, 0-2 dalla Turchia e 0-1 in favore dei vice-campioni russi), questa Under 16 ‘sperimentale’ è riuscita comunque a strappare il settimo posto, battendo 2-0 la Bielorussia grazie al colpo di testa del difensore algherese Dario Del Fabro, autorevole nell’incornare al quarto minuto della ripresa un calcio di punizione appena fuori area, e al pescarese Marco Di Benedetto nel finale.

    Somiglia molto al Capitano (e non esagero,se manterrà le attese diventerà un fenomeno),doveva venire alla Roma però alla fine ha rinnovato col Lecce,contro il Cuneo ha fatto il suo esordio in prima squadra anche se ha giocato solo gli ultimi 5 minuti,vi aggiornerò su di lui,Falco e Chiricò



     
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    Titolare in Coppa Italia contro il Martina Franca
     
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